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Poliglotta, carismatico, brillante e imprevedibile, Sidney Reilly fu uno dei più abili e spericolati agenti del Secret Intelligence Service britannico durante la Prima Guerra Mondiale, operando soprattutto in territorio russo. In seguito alla presa del potere da parte dei bolscevichi, fu il temerario organizzatore della rivolta che minacciò di stroncare sul nascere la Rivoluzione, grazie alla sua capacità di sfuggire alla polizia politica comunista. Questa straordinaria esperienza, raccolta nelle sue memorie tenute a lungo segrete, venne alla luce grazie al paziente lavoro della moglie Pepita Haddon Chambers, che ricostruisce quegli anni vissuti sempre sul filo del pericolo e nel rischio di finire nella rete della Ceka. Dai racconti dello stesso Reilly e dai ricordi personali della moglie emerge vivida e affascinante la figura dell'uomo che, affrontando più di una volta la morte in delicate missioni, si guadagnò il titolo di "re delle spie".